“Si investe solo sul software”: sul serio?

Sì, lo so cosa stai pensando quando pensi ad investire: “il software è veloce, è scalabile, costa poco e puoi farlo anche da un garage.”
Hai ragione. Infatti, per anni mi sono sentito ripetere sempre le stesse frasi:
“Perché non fai solo una piattaforma?”
“Ma l’hardware non puoi evitarlo?”
“Non ti stai complicando la vita?”

Eppure, la verità è semplice:
ci sono problemi che non si possono risolvere solo con una app: ci sono problemi per cui devi sporcarti le mani.

Ciao, mi chiamo Aldo Prinzi e qualche anno fa ho deciso di costruire un dispositivo che portasse l’intelligenza artificiale là dove serve davvero: non solo nei grandi ospedali, ma anche nei piccoli ambulatori, nei poliambulatori di quartiere, negli studi dove si fanno diagnosi ogni giorno… e dove, troppo spesso, i dati restano su carta o su un CD.

Così è nato MeRis.

Un oggetto fisico. Non un’idea o un’app.
Una scatola di tecnologia concreta, progettata per risolvere un problema e per stare nello studio medico, raccogliere dati in modo sicuro, anonimo, e renderli utili — al medico, al paziente, e all’intelligenza artificiale predittiva che sta cambiando la medicina.

Ci ho messo anni, fatica… e soldi, ma adesso ho un prototipo funzionante.
E sai una cosa? Non ho aspettato Sam Altman o Jony Ive.
Loro oggi dicono che l’hardware è importante, io l’ho capito molto prima e, nel mio piccolo, l’ho già fatto.

Se anche tu stai cercando di costruire qualcosa di reale, tangibile, non lasciare che ti scoraggino con la solita storia:
“Meglio il software.”
Certo, è più semplice, ma non sempre basta.
Perché ci sono problemi reali, sotto gli occhi di tutti, che nessuno può risolvere solo con una app, a volte serve una scatola.


Parola di Sam Altman

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